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Studio AIC sulla Sensibilità al Glutine

Lo Studio Multicentrico sulla Sensibilità al Glutine Non Celiaca (SGNC) è stato promosso da AIC nel settembre 2012 allo scopo di ottenere una prima fotografia di questa sindrome nel nostro Paese. I partecipanti sono i centri per la diagnosi, gli ambulatori e gli ospedali in diverse regioni italiane con una casistica complessiva di 490 pazienti.

Lo studio si è chiuso il 31 ottobre 2013 ed è stato pubblicato su una rivista scientifica internazionale, BMC Medicine. AIC compare nella pubblicazione come promotore e finanziatore dello studio: un modo efficiente per far conoscere l’Associazione e la sua attività di catalizzatore della ricerca scientifica anche all’estero presso la comunità internazionale di esperti.

Negli ultimi anni lo spettro della patologia da glutine ha acquisito una nuova entità clinica, che la comunità scientifica mondiale ha definito recentemente come Sensibilità al Frumento Non Celiaca. Si tratta di una sindrome caratterizzata da sintomi intestinali ed extraintestinali insorgenti in seguito all’ingestione di cibi contenenti glutine in soggetti in cui è stata esclusa sia la diagnosi di celiachia che di allergia al grano. Pur rimanendo una condizione non ancora ben definita, tale sindrome ha stimolato l’interesse dei ricercatori di tutto il mondo con vari progetti di ricerca che stanno cercando di fare chiarezza sui suoi numerosi punti ancora oscuri. L’Associazione Italiana Celiachia ha promosso un’indagine prospettica nei centri italiani per la diagnosi della patologia da glutine al fine di verificare la reale entità e la presentazione clinica della Sensibilità al Frumento Non Celiaca. 

Gli obiettivi principali dello studio:

  1. definire la prevalenza della Sensibilità al Frumento Non Celiaca nei centri per la diagnosi di patologia da glutine sparsi sul territorio nazionale
  2. fare una fotografia della presentazione clinica di questa sindrome di recente identificazione

Lo studio ha coinvolto i centri presenti sul territorio nazionale ed è stato condotto mediante la diffusione di un questionario online che i medici hanno compilato per ogni singolo paziente in cui essi ponevano diagnosi di Sensibilità al Frumento Non Celiaca. La messa a punto di un questionario specifico ha consentito la raccolta uniforme dei dati clinici. Questa metodologia basata sul questionario è stata adottata per altri studi, ma è la prima volta che viene applicato per la Sensibilità al Frumento Non Celiaca e pertanto si tratta di una metodica innovativa nel campo della definizione di questa nuova sindrome. Per la prima volta nel campo della Sensibilità al Frumento Non Celiaca è stato organizzato uno studio multicentrico cui hanno preso parte 38 centri con comprovata esperienza perla diagnosi di patologia da glutine. Di questi 38 centri, la maggior parte erano centri di gastroenterologia dell’adulto (27 su 38) e solo 4 centri erano pediatrici, cinque erano di Medicina Interna e 2 di Allergologia. Lo studio si è svolto nel periodo temporale di un anno durante il quale tutti i centri partecipanti hanno fornito le informazioni relative ai nuovi casi  di sensibilità al glutine osservati nonché hanno riportato il numero complessivo delle nuove diagnosi di celiachia.

I risultati dello studio sono stati presentati in diversi congressi nazionali e internazionali. I dati presentati hanno suscitato notevole interesse nella comunità scientifica internazionale. In particolare, lo studio ha dimostrato che questa condizione è nettamente più frequente nel sesso femminile rispetto a quello maschile (F/M= 5.5:1), che l’età media delle persone che ne sono affette è di 38 anni e che la Sensibilità al Frumento Non Celiaca sembra essere rara in età pediatrica. Inoltre, in base all’indagine prospettica AIC, la Sensibilità al Frumento Non Celiaca sembra essere  lievemente più frequente della celiachia con un rapporto fra nuove diagnosi di Sensibilità al Frumento Non Celiaca e celiachia di 1.15 a 1, ridimensionando l’elevatissima prevalenza della Sensibilità al Frumento Non Celiaca riportata in precedenti lavori. La principale critica che è stata sollevata allo studio è che, in assenza di biomarker specifici, la diagnosi di Sensibilità al Frumento Non Celiaca rimane per il momento altamente presuntiva, basata solo sul sospetto clinico e non su dati di certezza. In tal senso, pur essendo tutte le diagnosi di Sensibilità al Frumento Non Celiaca state verificate da una equipe di medici esperti, nessuna delle predette diagnosi è stata confermata da un trial in doppio cieco con placebo che oggi è considerato l’unico test in grado di confermare con ragionevole certezza la diagnosi di Sensibilità al Frumento Non Celiaca.  

I principali sintomi intestinali che caratterizzano la Sensibilità al Frumento Non Celiaca quali il gonfiore ed i dolori addominali rientrano anche nella presentazione clinica della sindrome dell’intestino irritabile (“irritable bowel syndrome”, definita con l’acronimo IBS). Si ritiene che esista una sovrapposizione fra queste due condizioni con possibile ruolo di alcuni fattori patogenetici comuni. In particolare, è noto che i sintomi funzionali intestinali come il meteorismo, il dolore addominale e le alterazioni della motilità intestinale possono essere scatenati da alimenti ricchi di zuccheri semplici a catena corta e polioli altamente fermentabili i quali sono in grado di richiamare acqua e gas nell’intestino causando marcata distensione ed alterazioni della motilità. Tali sostanze definiti con l’acronimo di FODMAPs (“Fermentable Oligo-Di-Monosaccharides And Polyols”) sono contenuti non solo in alcuni cereali con glutine, quali il grano e la segale, ma anche nel latte e nei prodotti caseari, nelle verdure cotte a foglia larga, nei legumi, nel miele ed in vati tipi di frutta.

La pubblicazione dell’indagine prospettica AIC sulla Sensibilità al Frumento Non Celiaca sulla rivista BMC Medicine è indubbiamente un successo. Si tratta del primo studio multicentrico sulla Sensibilità al Frumento Non Celiaca in centri qualificati con raccolta di un numero rilevante di informazioni sul piano epidemiologico e clinico che potrebbe essere preso di esempio per disegnare la mappa della Sensibilità al Frumento Non Celiaca in altri paesi europei ed extraeuropei. L’interesse per questo lavoro ha fatto si che l’Editor di BMC Medicine abbia chiesto di inserire nel sito online della rivista un blog sullo studio cercando di fornire in parole semplici i principali risultati raggiunti in modo da renderli facilmente accessibili al grande pubblico.

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