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Il Machine Learning come nuovo metodo di identificazione precoce della celiachia (case-finding). Lo studio “NEEDLE”

studio in corso

Salvatore Oliva, Università 'La Sapienza', Roma

Progetto Biennale

Celiachia
Area: Clinica

Descrizione dello studio:

Background

Sebbene la Celiachia sia ormai estremamente nota l’identificazione precoce dei soggetti affetti rappresenta ancora un grosso problema sanitario. Sono state proposte due strategie: lo “screening di massa”, ovvero la valutazione a tappeto di tutta la popolazione, ed il “case-finding”, ossia la ricerca selettiva dei casi.

Obiettivi

Questo studio ha l’obiettivo di utilizzare una particolare branca di Intelligenza Artificiale, il Machine Learning (ML), per identificare precocemente i soggetti celiaci con sintomi atipici e non caratteristici, applicando quindi una strategia di case-finding. Il ML si basa sulla creazione di un algoritmo capace di analizzare grosse quantità di dati (Big data), che combinando parametri clinici e laboratoristi, identifichi quei soggetti più a rischio di celiachia.

Metodologia

L’algoritmo di ML verrà sviluppato presso il centro della Sapienza – Università di Roma, in modo da identificare i sintomi non caratteristici e le alterazioni di laboratorio in grado di predire precocemente la celiachia nella popolazione generale. Successivamente, proveremo a sviluppare uno score probabilistico di rischio da applicare su nuovi pazienti non ancora diagnosticati.

Risultati attesi

Ci aspettiamo di identificare delle variabili aspecifiche (sintomi e indagini di laboratorio) che più difficilmente vengono considerate indicative di celiachia, ma che se associate tra loro, possono costituire uno score di rischio in grado di identificare la malattia anche quando questa non sembra evidente.

 

L’impatto dello studio sulla conoscenza e/o sul trattamento della malattia celiaca in termini di innovazione e originalità rispetto a quanto già noto:

I risultati di questo studio consentiranno ai medici del territorio di avere degli indicatori precoci di celiachia ed uno score probabilistico capace di identificare i soggetti a maggiore rischio di malattia. Questo rappresenterà un importante passo in avanti nella individuazione dei casi “sommersi” di celiachia che ad oggi non ricevono ancora una diagnosi.

 

I benefici per il paziente:

Questo studio aiuterà a identificare per tempo quei soggetti con una sintomatologia più sfumata e meno caratteristica, che spesso si sottopongono a numerosi approfondimenti senza beneficio. Una diagnosi precoce gli consentirà di iniziare precocemente la dieta, migliorando la qualità di vita e prevenendo le complicanze.

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