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Matteo Calzi

24 anni, è nato a Trieste e vive a Muggia, un piccolo paesino del Friuli Venezia Giulia. Da tre anni lavora per il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Dal 2017 fa parte del Direttivo di AIC FVG, dove ricopre anche l’incarico di referente del Gruppo Giovani.

La mia esperienza con AIC parte da quando ero molto piccolo. Da subito mia mamma, diagnosticata celiaca all’età di 24 anni ed entrata nell’associazione regionale dove ha ricoperto vari incarichi fino a quello di presidente, ha spinto per farmi fare i test per la celiachia, ed è venuto fuori che ho la genetica positiva, stesso iter hanno seguito i miei due fratelli, Marco di 21 anni e Marta di 19 anni: loro però sono risultati da subito celiaci. Ho avuto in passato un rapporto di amore ed odio con l’AIC. A dire il vero non mi entusiasmavano per niente le attività, perché l’unica cosa che notavo, con gli occhi di un bambino, era la mole di tempo che mia mamma impiegava nell’associazione e per i celiaci. Molte volte pensavo che passasse anche più tempo con l’AIC che con la famiglia. Venivo portato a forza alle assemblee regionali e per un bambino non era il massimo. Tutto ciò è durato fino a quando, verso i miei 20 anni, nel 2015, sempre tramite mia mamma, mi è stata proposta l’idea di iniziare a strutturare, assieme ad un’altra giovane volontaria del FVG, il Gruppo Giovani della nostra regione. Così, rimboccandoci le maniche, nel giro di un anno siamo riusciti ad organizzare un buon gruppo di giovani volontari pronti a prodigarsi per AIC, e sono diventato referente dello stesso.

Parallelamente ho iniziato a capire la Struttura di AIC sia a livello Regionale che Nazionale ed ho iniziato ad apprezzare tutto il duro lavoro che mia mamma aveva fatto nel passato per l’associazione e per i celiaci. Così facendo nel 2017 mi sono candidato e sono diventato consigliere regionale di AIC Friuli Venezia Giulia. Continuando con le attività regionali, parallelamente, ho iniziato ad interessarmi anche alle attività nazionali, partecipando ai vari Eventi giovani, il progetto GPS (Giovani Promotori di Significato) e prodigandomi ad ampliare ed informare le altre regioni su come formare il Gruppo Giovani del proprio territorio.

Con il blog di AIC inizia per me una nuova avventura all’interno di questa associazione, nella quale sto crescendo come volontario grazie all’attenzione che l’AIC in questi ultimi ha rivolto ai giovani.

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